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La voce di don Egidio – 9 novembre 2014

Carissimi amici,

ieri sera ero in oratorio per l’incontro con i genitori dei bambini di II° elementare, genitori giovani venuti per ascoltare quanto la comunità cristiana avesse programmato per il catechismo dei loro figli.

Osservavo il volto radioso di questi genitori e mi stupiva il fatto che fossero venuti, non tanto per iscrivere i propri figli ad uno dei tanti “corsi” che la nostra società ci offre, ma per aiutarli a scoprire l’importanza della fede in Gesù e la gioia che questa conoscenza dona ai bambini e alle loro famiglie.

Erano presenti più mamme che papà e quindi quella sera a casa che cosa avrà detto il papà al suo bambino prima di andare a dormire?

“Dormi tranquillo, perchè la mamma è andata in oratorio per imparare come si fa a parlarti di Dio e del suo figlio Gesù. Ma quando la mamma rientrerà, – dice il bambino – mi spiegherà come devo fare per conoscere Gesù? Certamente e lo scopriremo insieme. Buona notte papà! Buona notte anche a te!”

Quel bambino ora dorme e sogna di poter conoscere finalmente Gesù ed è tranquillo, perchè la mamma sa come fare. Questi bambini insieme ai loro genitori sono la speranza non solo della chiesa, ma anche del nostro mondo.


In cielo c’erano migliaia di stelle, di tutti i colori: bianche, argentate, dorate, rosse, blu e verdi.
Un giorno andarono da Dio e dissero: “Desideriamo andare sulla terra e poter vivere tra la gente!”. “Così sia!”, rispose Dio. “Io vi lascio così, piccole come siete, così che discretamente possiate scendere sulla terra!”.

E così, in quella notte, ci fu una meravigliosa pioggia di stelle: qualcuna si fermò sul campanile, qualcun’altra volò con le lucciole sopra i campi, qualcun’altra ancora si mescolò tra i giocattoli dei bimbi, così che la terra era meravigliosamente scintillante.

Con il passare del tempo, però, le stelle decisero di lasciare la gente sulla terra e di fare ritorno in cielo.

Perché siete tornate indietro?” chiese loro Dio. “Signore, non potevamo stare sulla terra, dove c’è così tanta miseria, ingiustizia e violenza!”. “Sì!”, disse Dio. “Il vostro posto è qui in cielo! La terra è il luogo delle illusioni, il cielo è invece il luogo dell’eternità e della vita senza fine!”.

Quando tutte le stelle furono tornate indietro Dio le contò e si accorse che ne mancava una.

Manca una di voi! Ha forse preso la strada sbagliata?”. Un Angelo, che era nelle vicinanze, disse: “No, Signore! Una stella ha deciso di rimanere tra la gente, ha scoperto che il suo posto era là, dove c’è l’imperfezione, il limite, la miseria e il dolore!”. “E chi è, quindi, questa stella?”, volle sapere Dio. “È la stella verde, l’unica con questo colore: la stella della speranza!”.

Così, quando ogni sera le stelle guardavano di sotto, vedevano la terra meravigliosamente illuminata, perché, in ogni dolore umano, c’era una “stella verde”!.

Prendi ora questa stella, la stella verde, nel tuo cuore: la stella della speranza, non lasciarla andare via! Non lasciare che si spenga! Stai sicuro: lei brillerà sul tuo cammino e, con il tuo cuore illuminato, contagerà altre persone…”.

Anche nella nostra comunità basta poco per far rinascere nel cuore di tanti la speranza: teniamo accesa in noi la stella della speranza, perchè la nostra fede possa illuminare il cuore di tutti.

A tutti un saluto cordiale.
– don Egidio


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