Il Gruppo Missionario Parrocchiale è presente nella Parrocchia di Castello dal 25 ottobre 1931.
E’stato voluto da Padre Riccardo Beretta, membro del Segretariato Diocesano ed è stato dedicato a Santa Teresa del Bambin Gesù.
Perchè un Gruppo Missionario Parrocchiale?
Lo scopo del nostro gruppo è sostenere i Missionari di Castello e quelli che hanno avuto dei contatti con la Parrocchia.
Ci teniamo regolarmente aggiornati, tramite posta, sulle necessità delle Missioni in cui prestano la loro opera e, quando ci è possibile, inviamo il nostro aiuto.
In Camerum abbiamo adottato a distanza tre ragazzi minorenni, che possono frequentare corsi di studio con il sostegno economico ricevuto.
Attualmente siamo in contatto con:
Suor Benedetta Cannovari – Thailandia
Nata a Lecco, nel rione di Olate, da anni si trova in Thailandia nella città di Wiang Pa Pao, dove è impegnata come insegnante nella scuola Cattolica della Missione e si occupa della formazione morale e religiosa delle adolescenti.
Wiang Pa Pao è una delle città più povere della Thailandia, dove l’aiuto delle persone all’interno delle missioni e quello di suor Benedetta è veramente significativo per le persone che ci vivono.
Padre Roberto Donghi – Guinea Bissau
Padre Robi, come viene chiamato da chi lo conosce, nasce a Lecco (rione di S. Giovanni) 38 anni fa.
Dal 2002 vive in Africa e da quest’anno è stato inviato sull’unica isola abitata delle Bijgagos, le isole della Guinea Bissau patrimonio dell’Unesco, distante sei ore di barca dalla terra ferma.
“Su quest’isola manca tutto, anche il minimo indispensabile per sopravvivere“.
Questo è stato il commento di una persona che è partita per aiutare Padre Robi.
Fratel Domenico Vicari – Camerum
E’ stato a Lecco prestando assistenza alla Casa del PIME.
Nato a Parè di Varese, geometra, da anni opera nel nord del Camerum, nella missione di Moutouwa, dove aiuta nella costruzione di case e nello scavo di pozzi per l’acqua.
La missione si estende in una fascia all’estremo nord del Camerum.
La gente è contadina: gli strati superiori del terreno sono rossicci e la parte fertile non supera i 20 centimetri.
L’acqua che le famiglie dei villaggi prelevano dal pozzo è la sola per bere e cucinare.
Nei mesi secchi il secchio tocca il fondo e l’acqua ha un colore rossiccio.
Suor Chiara – Armenia
Conosciuta da un membro del nostro gruppo durante un pellegrinaggio in Armenia, suor Chiara è nata a Brindisi 30 anni fa.
Da quattro anni vive in Armenia e da nove con le Suore della Carità di Madre Teresa di Calcutta, giunta in Armenia all’indomani del terribile terremoto del 1988 per aiutare la popolazione a risollevarsi.
Anche dopo l’emergenza terremoto le Suore hanno continuato a prodigarsi per tanti bambini rimasti orfani o gravemente menomati che erano stati ricoverati all’ospedale di Yerevan.
Da sei anni hanno aperto la Casa dove attualmente abitano con 21 bambini ospiti, alcuni dei quali con handicap gravi.
Suor Marcella Catozza – Haiti
Conosciuta in Amazzonia da una persona del nostro Gruppo ora è impegnata ad Haiti, paese storicamente poverissimo e messo ulteriormente in ginocchio dal terremoto del 12 gennaio 2012.
Suor Marcella, classe 1963 della Fraternità Francescana Missionaria, da oltre 20 anni vive la sua missione in luoghi particolarmente difficili.
Nel 1992 parte per l’Albania, Missione di Babce e Madhe, dove si cura dell’educazione dei bambini e degli adolescenti.
Durante il conflitto 1988-99 è responsabile del campo profughi di Valona.
Nel 2000 arriva in Amazzonia dove, per 5 anni, si occupa dei bambini di una favela e fonda un centro educativo che segue ora 700 ragazzi.
Lavora inoltre come segretaria del Vescovo locale, Mons. Giuliano Frigeni, e come amministratice diocesana.
Dal 2005 vive ad Haiti, paese storicamente poverissimo e messo duramente in ginocchio da terremoto del 12 gennaio 2010. Al suo arrivo il Vescovo Miot, poi morto nel terremoto, le chiede di andare tra i poveri di Waf Jeremie, bidonville tra le più degradate e pericolose al mondo, dove nessuna organizzazione ufficiale aveva mai avuto accesso.
Qui nasce innanzitutto un ambulatorio pediatrico per la prevenzione e la cura della malnutrizione e, dopo il terremoto, partono numerosi altri progetti nel campo della sanità, dell’educazione e dell’accoglienza, anche grazie anche al sostegno di molte organizzazioni ed enti.
Nasce quindi Vilaj Italyen, che ha già dato una casa a 122 famiglie e dove preso inizierà la costruzione di altre casette; viene costruito un nuovo ambulatorio, la Klinik Sen Franswa Dasz, per le cure pediatriche e odontoiatriche, l’accompagnamento alle donne in gravidanza, l’ostetricia e il programma malnutrizione.
Cosa facciamo per aiutare?
Allo scopo di raccogliere fondi, oltre al tradizionale banco vendita di ottobre, partecipiamo a mercatini ed eseguiamo lavori su commissione (dall’orlo dei pantaloni alle tovaglie ricamate).
Occasioni di incontro per il Gruppo Missionario
Ci incontriamo il giovedì dalle ore 14.30 alle ore 16.00 in un locale di Palazzo Secchi.
Cerchiamo volontari!
Ci servono volontari, non sono richieste doti particolari, solo buona volontà: c’è lavoro per tutti!
Vi aspettiamo numerosi.