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La voce di don Egidio – 26 ottobre 2014

Carissimi amici,

come ogni anno in questi giorni ci siamo posti davanti al Signore Gesù presente nell’Eucaristia. Questo perchè la Chiesa possiede e conserva questo mirabile tesoro che Gesù stesso ci ha consegnato: la sua perenne presenza in mezzo noi come pane spirituale che ci sostiene nel cammino della vita.

In un momento particolare della sua esistenza terrena Gesù disse alla gente che lo ascoltava: “Io sono il Pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane, vivrà in eterno e il Pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo”.

Sulla porta di una chiesa c’era un cartello con la scritta: “Qui si entra per amare Dio, da qui si esce per amare il prossimo”. Su questo tema anche l’apostolo Giacomo ha scritto molto; ad esempio: “Siate di quelli che mettono in pratica la Parola di Dio e non soltanto ascoltatori, illudendo voi stessi”.

Pensando a questo mi è venuto in mente un fatto capitato durante la distribuzione della Comunione. In fila si presenta un papà con la figlia in braccio, piccolina. “Il Corpo di Cristo, Amen”. La bambina, con i suoi occhioni svegli e vispi, ma anche pieni di stupore, osserva attentamente quanto il papà sta facendo e ad un certo punto si volge al papà e gli dice: “E’ buona?”.

Si rimane stupiti di fronte a questa domanda, soprattutto per la semplicità. Infatti il Signore nel linguaggio spontaneo di quella bambina, ci dà una grande lezione di teologia e ci obbliga a fare un forte esame di coscienza: in fatto di fede possiamo trasmettere agli altri, solo ciò che sperimentiamo dentro noi stessi.

Chissà quante domande ci siamo fatti sull’Eucaristia, ma chissà se ci siamo mai chiesti se l’Eucaristia è buona? Quella domanda chiama in causa il nostro vissuto concreto. E’ buona per me? Noi forse ci siamo abituati a “fare la Comunione”, a prendere anche distrattamente quel Pane senza far nascere dentro di noi ogni volta sentimenti di gratitudine per quel Pane del cielo, in cui Lui, Gesù ogni giorno, si spezza per me e si lascia mangiare da me.

A quella bambina anche noi avremmo potuto rispondere: “Si che è buona l’Eucaristia! Te lo dico io che non posso fare a meno della Comunione, che non posso fare a meno della Parola di Gesù e che ho sperimentato la sua amicizia.

Al termine di queste Giornate Eucaristiche chiediamo al Signore la grazia di comprendere quale mistero di Amore si cela sotto quel Pane, dato a noi nella Cena Ultima che il Signore ha vissuto con i suoi discepoli, prima di offrire la sua vita per la nostra salvezza.

A tutti un saluto cordiale.
– don Egidio


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