Nessun commento

DARE UNA MANO ALLA PARROCCHIA… (tratto da “Avvenire del 20 giugno 2020)

Un’interessante novità fiscale è stata introdotta con la manovra Cura Italia, contenente misure a contrasto dell’emergenza Coronavirus.

La novità è la previsione di un’agevolazione fiscale a favore di quanti devolvano erogazioni liberali, in denaro o in natura, a favore, tra l’altro, degli enti religiosi civilmente riconosciuti, tra cui si annoverano anche le Parrocchie.
L’agevolazione è operativa per le liberalità effettuate nel corso di quest’anno 2020, sulle quali è riconosciuto una detrazione fiscale in misura del 30% dell’erogazione (denaro o beni) fino all’importo di 30 mila euro.
Pertanto, chi effettuerà queste liberalità nel corso del corrente 2020 (fino al 31 dicembre) potrà, il prossimo anno, recuperare il bonus fiscale sul modello 730 o sul modello Redditi.

Alcuni esempi: se l’offerta è di 1.000 euro il donante recupererà in dichiarazione dei redditi 300 euro (gli sono rimborsati come “sconto” sull’Irpef da versare); se l’offerta è di 100 euro recupererà 30 euro; se l’offerta in beni è del valore di 500 euro recupererà 150 euro.

La donazione, come detto, può consistere sia in denaro e sia di beni materiali; ciò che conta è il fine: utilizzo per «interventi in materia di contenimento e gestione dell’emergenza Covid-19» e «a sostegno di misure a contrasto dell’emergenza Covid-19», comprese quelle «finalizzate a misure urgenti di solidarietà alimentare».

La liberalità in denaro non può essere effettuata in contanti, ma necessariamente con mezzi “tracciabili”; quindi, nel nostro caso attraverso il canale bancario (Bonifici presso IBAN IT 04 N0 310 4229 030 0000 000 7240, assegni bancari, circolari). Quale giustificativo di spesa la Parrocchia può rilasciare al donante una ricevuta (che dovrà conservare, anche ai fini fiscali), sui cui deve essere indicato che trattasi di una «erogazione liberale ai sensi e
per gli effetti dell’art. 66 del Decreto Legge n. 18/2020 (convertito dalla Legge n. 27/2020)». (D.C.)

I commenti sono chiusi.