A quest’età, tra i 15 e i 18 anni, troviamo i nostri ragazzi alle prese con l’impegnativa sfida di definire la propria identità. Anche dal punto di vista della fede li dobbiamo considerare come soggetti in ricerca. Il diventare grande richiede agli adolescenti di approfondire il perché della propria esistenza, di scegliere come impegnarla e di cosa metterla a disposizione. Sono le esperienze quotidiane e quelle straordinarie che si fanno a contribuire alla costruzione dell’identità. La ricerca di esperienze forti, capaci di offrire stimoli al forte desiderio di senso, rappresenta uno dei bisogni fondamentali, accanto al bisogno di identità personale e sociale, al bisogno di relazione e al bisogno di trascendenza e di infinito.La cura della fede degli adolescenti è una questione delicata, che coinvolge tutta la comunità. Uno dei compiti della comunità ecclesiale è quello di rinnovare l’incontro esistenziale dei ragazzi con i contenuti della fede cristiana, offrendo una catechesi di accompagnamento, che sappia sostenere l’annuncio attraverso la testimonianza di una vita in stile cristiano.
 

(da CHE COSA CERCATE?)

Benedetti adolescenti! Ma benedetti perchè sono una risorsa e il futuro della Chiesa!

L’oratorio accompagna la vita degli adolescenti e si trova costantemente misurato nella sua verità più profonda: essere comunità cristiana che educa. Per questo si mette in ascolto dei ragazzi, cerca di accostarsi a loro anche quando sembrano non rispondere, offre una varietà di proposte tutte volte a centrare la vita sulla bellezza di conoscere e decidere di seguire Gesù, conoscendone la Parola, l’esempio e gustandone l’amicizia. 

Raccogliere la sfida che viene dagli adolescenti significa che l’Oratorio sa stare tanto sul diritto (risorse) quanto sul rovescio (problemi) delle giovani generazioni.

Significa  anche raccogliere da loro qualche prezioso aiuto per la vita dell’Oratorio stesso, accompagnandoli con amore, preparandoli al passaggio dall’Oratorio alla migrazione dell’età giovanile e alla vita (esperienze spirituali, vite comuni, relazioni, capacità critica, anche evangelica, impegno per gli altri, affetti e fiducia in se stessi)

A Castello gli adolescenti sono seguiti da educatori che con gioia ed entusiasmo hanno acconsentito di impegnarsi personalmente in questo prezioso servizio a favore dei ragazzi di 1′ – 2′ – 3′ superiore: Marco Cesana, Giulia Agazzi e Giulia Cattaneo.

Gli educatori sono accompagnati dall’educatrice dell’Oratorio Anna e frequentano mensilmente il TEA (Team Educatori Adolescenti della città) dove si programmano gli incontri, le attività e si organizzano le esperienze cittadine (Pellegrinaggi come quello di Assisi, Gmg Ado a Valmadrera, 2 giorni di ritiro spirituale a Brunino, esercizi spirituali e scuola della Parola con coinvolgenti testimonianze come quelle di Raymond Bahati, educatore interculturale e del coro Elikya, e don Claudio Burgio, cappellano del carcere minorile Beccaria e fondatore della comunità di accoglienza Kayros).

Agli adolescenti iscritti ai percorsi formativi a Castello è dedicata la proposta di una esperienza estiva ad Albaredo per San Marco, in autogestione